Monitoraggio migrazione autunnale dell'Allodola - Gruppo Inanellamento Limicoli (GIL, Napoli)

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Monitoraggio migrazione autunnale dell'Allodola

Ricerche in atto > Migrazione autunnale Allodola

Studio della migrazione autunnale dell'Allodola  Alauda arvensis in Campania


Sergio Scebba


Progetto di monitoraggio mediante inanellamento a scopo scientifico

Obiettivi del progetto: cosa si intende realizzare?

  • Approfondire le conoscenze su questa specie che negli ultimi trent'anni ha mostrato una riduzione della popolazione nidificante in Europa occidentale;

  • Monitorare il flusso migratorio nel periodo post-riproduttivo, accertare eventuali fluttuazioni delle popolazioni migranti, fornire agli Enti preposti i dati scientifici necessari per un prelievo venatorio sostenibile;

  • Approfondire le diverse strategie di migrazione adottate dai due sessi e le correlazioni tra fattori meteorologici, influenza delle fasi lunari ed intensità della migrazione;

  • Collaborare con altre stazioni di inanellamento estere per confrontare i risultati ottenuti, in particolare con il CRBPO (Centro francese d'Inanellamento) che dal 1990 ha avviato in Francia il Progetto "Alouette".


Metodi

  • La tecnica di censimento utilizzata è quella dell'inanellamento a scopo scientifico condotto da inanellatori esperti autorizzati dal Centro Nazionale di Inanellamento dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ex INFS);

  • Tale tecnica di censimento è riconosciuta come una delle più importanti e più esaustive in termini di raccolta dati sugli uccelli e viene consigliata alla lettera c dell'allegato V della Direttiva del Consiglio delle Comunità europee (2009/147/EC) concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

  • Attività di cattura standardizzata in una stazione fissa di inanellamento con reti mist-nets alte 3 metri con maglia da 22 mm, in numero e dimensioni costanti, collocate secondo un orientamento fisso per un tempo costante, per uno sviluppo complessivo di 110 m;

  • Questo metodo non arreca nessun danno agli uccelli che vengono trattenuti solo i pochi minuti necessari per l'inanellamento e quindi subito liberati;

  • La quantità di dati che possono essere raccolti riguarda parametri di tipo ecologico, biometrico e fisiologico.



Area di studio

  • Un sito in provincia di Caserta localizzato in un'area (litorale domitio) che per la posizione geografica e la vicinanza del mare è interessata da intensi movimenti migratori;

  • Eventuali altri siti in Italia meridionale e/o centrale (Puglia, Lazio) possono essere inclusi nel progetto.


Il periodo di lavoro sul campo

Autunno 2010-2012, da proseguire sulla base dei risultati ottenuti;
Periodo atto a ricoprire tutta la migrazione autunnale: dall'inizio della prima decade di Ottobre alla fine della prima decade di Novembre, un'intensità di campionamento di 40 giornate effettive di attività continua;
Perché indagare la migrazione autunnale ? Maggiore facilità nel controllo dei passaggi che consente: monitoraggio nel corso degli anni dell'andamento dei flussi migratori, analisi della composizione in classi di sesso (rapporto maschi/femmine, sex ratio), determinazione dei periodi di migrazione, caratterizzazione biometrica delle popolazioni migranti, esame delle condizioni fisiche e delle riserve di grasso, stima dell'autonomia potenziale di volo degli individui catturati.


Dati pregressi sulla specie target

  • In Europa l'unica analisi sull'andamento della migrazione autunnale è stata pubblicata da Spaepen & Van Cauteren (1968) con dati raccolti in Belgio tra il 1959 ed il 1966. In questo lavoro sono riportati anche i dati relativi alle catture fatte fino al 1960 nel paretaio Amadei a San Felice Scovolo (Brescia) e già in parte presentati da Duse e Toschi (1930) che, fino agli anni '90, è stata l'unica indagine condotta in Italia sui movimenti migratori della specie.

  • L'esiguo numero di allodole inanellate in Italia, circa 300 ogni anno - 7.874 dal 1975 al 1997 (dati del Centro italiano d'Inanellamento) - non ha mai consentito di valutare la dinamica di migrazione, le fluttuazioni numeriche o la composizione in classi d'età e di sesso.

  • Le poche ricatture disponibili fanno ipotizzare una direttrice principale autunnale che unisce l'Europa centro-orientale all'Italia meridionale, ma i dati in proposito risultano molto carenti.

  • L'unico studio recente fin'ora condotto è stato il Progetto "Alauda 2000", voluto dall'Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell'Ambiente Naturale (ANUU) ed organizzato dal Gruppo Inanellamento Limicoli nel periodo 1998-2007 (Scebba 2001, 2003 e 2009). Nei dieci anni della ricerca sono state inanellate in Campania 14.360 allodole durante la migrazione autunnale, un numero considerevole che ha consentito di affermare che l'andamento delle catture effettuate nella Piana del Volturno è rimasto sufficientemente costante nel corso degli anni. La costante attività di monitoraggio ha permesso di caratterizzare biometricamente le popolazioni migranti, analizzare la composizione in classi di sesso (rapporto maschi/femmine), verificare l'andamento dei flussi migratori, determinare i periodi di migrazione, esaminare le condizioni fisiche, stimare l'autonomia potenziale di volo degli individui catturati.

  • Un'indagine atta ad accertare la presenza di un elevato e virulento impatto di malaria nelle allodole ha evidenziato un alto tasso di infezione nei soggetti esaminati in Campania (Zehtindjiev et al. 2010); ulteriori ricerche su più larga scala nell'areale di riproduzione potrebbero chiarire se i parassiti emosporidi rivestano un ruolo importante nel generale declino delle popolazioni europee.


Quello che intende realizzare il GIL

  • In collaborazione con l'Ufficio Avifauna Migratoria della Federazione Italiana della Caccia si vuole proseguire il monitoraggio della migrazione autunnale per valutare mediante un'attività di cattura standardizzata l'andamento del flusso migratorio lungo la fascia costiera della Piana del Volturno e verificare, sulla base del numero delle catture, se sia rimasto sufficientemente costante nel corso degli anni. Il confronto dei dati raccolti nei diversi anni consentirà di ricavare dei trends attendibili sulle variazioni di densità delle popolazioni che migrano lungo il litorale sud-tirrenico.

  • Acquisire ed analizzare i dati sulla base di protocolli di ricerca;

  • Utilizzare l'inanellamento a scopo scientifico per ottenere informazioni precise sulla dinamica delle popolazioni che attraversano l'Italia meridionale per garantire il loro mantenimento;

  • Programmare il prelievo venatorio sulla base di dati scientifici e su criteri di razionalità per procedere ad una corretta gestione in termini quantitativi degli uccelli migratori.


Alcuni passi importanti

  • Ampio risalto sulla stampa specializzata del progetto con indicazione del protocollo di ricerca (tecniche, metodi di lavoro, reti, etc.);

  • Esposizione in una relazione finale delle statistiche descrittive dei campioni realizzati, comprensiva delle morfometrie e della fenologia della migrazione, da pubblicarsi su Internet e su riviste del settore.

Ente committente della ricerca
Federazione Italiana della Caccia - Ufficio Avifauna Migratoria
Via Salaria, 298/a - 00199 Roma
Tel / Fax 06 844094217 -  E-mail: fidc@fidc.it
Sito web: http://www.federcaccia.org

Bibliografia

Duse, A. e Toschi, A. (1930) Contributo allo studio delle migrazioni dell'Allodola, del Tordo e del Fringuello. Ricerche Zoologia applicata alla Caccia
, 1, pp.23.
Scebba, S. (2001) Biometrics and sex ratios of Skylarks Alauda arvensis
during migration in southern Italy. Ringing & Migration 20: 364-370.
Scebba, S. (2003) Il progetto "Alauda 2000": cinque anni di ricerca. Atti XII Conv. ital. Ornit.
, Ercolano. In: Avocetta 27, Supplemento: 48.
Scebba, S. (2009) Rapporto "Alauda 2000"
. Indagine sulla migrazione autunnale nella Piana del Volturno (Caserta) in base all'attività di inanellamento: autunno 1998 - 2007. Studio Lito Clap, Bergamo.
Spaepen, J. & Van Cauteren, F. (1968) Migration of the Skylark (New results). Gerfaut
58: 24-77.
Zehtindjiev, P., Križanauskiené, A., Scebba, S., Dimitrov, D., Valkiùnas, G., Hegemann, A., Tieleman, B. I. & Bensch, S. (2012) Haemosporidian infections in skylarks (Alauda arvensis
): a comparative PCR-based and microscopy study on the parasite diversity and prevalence in southern Italy and the Netherlands. European Journal of Wildlife Research 58: 335-344.

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