Age-ratio - Gruppo Inanellamento Limicoli (GIL, Napoli)

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Age-ratio

Ricerche concluse > Progetto Rondine

Inanellamento al roost: influenza dell'orario di cattura sulla composizione in classi d'età


Sergio Scebba, Giuseppe La Gioia, Giancarlo Moschetti e Gabor Lövei


Atti Convegno "La Rondine in Italia: status attuale, ecologia e gestione", Jesi 2001: 30-34.


INTRODUZIONE

In Italia la Rondine (Hirundo rustica) è distribuita in quasi tutto il territorio nazionale, anche se nelle aree ad agricoltura più moderna e nei centri più urbanizzati la specie appare in diminuzione (Meschini e Frugis 1993). Le cause principali di questo declino, accertato anche in altri paesi, sembrano essere l'alto grado di sfruttamento delle aree agricole, il massiccio impiego di antiparassitari, la modernizzazione degli impianti zootecnici.
In risposta a questo lento e generalizzato declino il Centro italiano di inanellamento ha dato vita nel 1994 al "Progetto Rondine" che, iniziato su scala nazionale; è stato poi esteso dal 1997 a gran parte dei paesi europei. I fini generali del progetto sono mirati a studiare due questioni biologiche essenziali, la variabilità nei tassi di sopravvivenza e nella dispersione natale, ed a comprendere gli effetti dell'impatto umano sulle popolazioni ornitiche. Il progetto si avvale della collaborazione di un gran numero di inanellatori ed è basato su un'attività di cattura standardizzata.
Particolare attenzione è stata posta all'analisi del rapporto giovani/adulti in quanto rispecchia eventuali variazioni del successo riproduttivo e rappresenta un parametro utile per valutare l'impatto delle pratiche agricole e delle modificazioni ambientali sugli uccelli insettivori. Le rondini utilizzano ambienti di canneto come dormitori sia durante la fase pre-migratoria che durante la migrazione stessa. Il Gruppo Inanellamento Limicoli (G.I.L., Napoli) dal 1996 effettua attività d'inanellamento sul lago di Lesina dove, nel periodo post-riproduttivo, è presente uno dei più grossi dormitori dell'Italia meridionale.
Scopo del presente lavoro è stato quello di verificare se i campionamenti effettuati erano influenzati dalle condizioni di luce presenti al momento della cattura e se in particolare risultava alterata la percentuale di giovani ed adulti catturati.


AREA DI STUDIO E METODI

La ricerca è stata effettuata in un canneto parzialmente allagato di Phragmites australis alto fino a 4-5 metri e con un'estensione superiore ai 50 ettari, localizzato nella parte orientale del lago di Lesina (Foggia). L'attività di cattura è stata standardizzata utilizzando un transetto di reti mist-nets in numero e dimensioni costanti della lunghezza di 78 m posizionato all'interno del canneto sempre con lo stesso orientamento ed adoperando dei richiami acustici riproducenti il canto ed alcuni versi di richiamo della rondine. I campionamenti sono stati effettuati dal 24 Agosto al 3 Settembre 2000 ed in totale sono state inanellate 3.668 rondini. Sono state rilevate le misure biometriche di routine e determinata l'età ed il sesso (Svenson 1992). Ogni sessione di cattura è stata suddivisa in due fasce orarie: fascia A dal momento di accensione dei richiami (ore 18.00 circa) fino al tramonto; fascia B dal tramonto fino alle 21.30, orario in cui i richiami venivano spenti. Allo scadere della prima fascia oraria tutti gli individui rimasti nelle reti venivano liberati in modo da poterli distinguere da quelli catturati nella fascia oraria successiva.


RISULTATI

La tabella 1 riporta le catture suddivise in base alle due fascie orarie sopracitate: nella fascia A gli uccelli rimasti nelle reti con condizioni di luce favorevoli, nella fascia B quelli con visibilità ridotta o quasi assente. In ciascuna fascia le rondini sono state separate in base all'età (giovani e adulti) e per ogni gruppo sono state calcolate le percentuali giornaliere e totali degli inanellati.



 Tabella 1.
Numero e percentuali di Rondini inanellate nel dormitorio di Lesina, estate 2000.


La percentuale degli adulti catturati complessivamente nelle due fasce orarie, e quindi in condizioni differenti di luce, aumenta dal 18 (fascia A) al 40% (fascia B). In alcuni giorni (26/08 e 30/08) nella fascia B essa è risultata superiore a quella dei giovani: 53 e 60% contro il 47 e 40%. Diversamente, le percentuali di adulti catturati nella prima fascia (fascia A) si mantengono sempre costantemente basse con un intervallo fra il 13 e il 24% e non superano mai quelle dei giovani. Nella prima fascia oraria la percentuale maggiore di adulti è stata rilevata il 2/09 (24%), la minore il 26/08 (13%) con una differenza dell'11% rispetto a quella del 38% ottenuta nella seconda fascia. Lo stesso è avvenuto per i giovani: la percentuale massima si ha il 26/08 (87%), quella minima il 2/09 (76%), dunque uno scarto dell'11% contro il 38% rilevato nella seconda fascia. La media dei rapporti giovani/adulti catturati nell'intero periodo nella fascia A è di 4.8 (d.s. 1.24), quella calcolata nella fascia B è di 1.7 (d.s. 0.93) con una differenza statisticamente significativa fra le medie (t-test= 17.6 P<0.001). Se si considera il rapporto giovani/adulti non diviso per fasce di orario ma calcolato sul totale delle catture effettuate nell'intero periodo si ottiene un valore di 2.6. Il maggiore numero di catture si è avuto nella prima fascia con 2.033 rondini contro 1.635 catturate nella seconda.


DISCUSSIONE

L'attività di cattura standardizzata rappresenta una tecnica abbastanza comune per il censimento ed il monitoraggio degli uccelli ed è stata utilizzata in diversi progetti a lungo termine (Baillie 1990, Desante et al. 1993). Come ogni metodo di campionamento anche la cattura dipende in larga misura dall'attività dell'organismo che si vuole studiare e dalle condizioni che influenzano tale attività le quali, necessariamente, finiscono per influenzare il numero e la qualità delle catture stesse. Queste condizioni, per quanto riguarda gli uccelli, includono diversi fattori come la visibilità e le condizioni del tempo (Karr 1981, Jenni et al. 1996), le dimensioni dell'uccello (Jenni et al. 1996), il volo e il comportamento territoriale (Remsen & Good 1996). D'altra parte Remsen & Good (1996) affermano che molti studi non prendono in considerazione l'eventualità di effettuare correzioni per limitare l'influenza di questi fattori.
Nel periodo che precede la migrazione le Rondini sono fortemente legate ad ambienti di canneto che utilizzano come dormitori; questi rappresentano dei siti di concentrazione degli uccelli che stazionano e ingrassano nell'area circostante. La presenza contemporanea di migliaia di individui consente di effettuare catture numericamente consistenti e quindi di indagare sulla composizione in classi d'età della popolazione presente. Le variazioni interannuali del rapporto giovani/adulti rispecchiano eventuali variazioni nel successo riproduttivo, per cui risulta particolarmente interessante riuscire a stabilire nel corso degli anni la percentuale di giovani presenti rispetto agli adulti. In tal modo è possibile ottenere informazioni precise sulla dinamica di popolazione ed elaborare dei trends attendibili circa le variazioni di densità. Eventuali condizioni in grado di influenzare le catture possono comunque portare a risultati non corretti.
Pilastro et al.
(1998) analizzando le catture effettuate al tramonto in 24 roosting distribuiti in tutt'Italia riportano un rapporto giovani/adulti pari a 4.5. Questo valore risulta simile a quello da noi riscontrato nella fascia A, cioè al tramonto, ma del tutto diverso da quello calcolato sul totale delle due fasce orarie (2.6). Pertanto il campionamento effettuato a Lesina dimostra che esistono differenze statisticamente significative nei due campioni raccolti in fasce orarie che presentano condizioni di luce diverse.
Anche un altro campionamento effettuato nell'oasi LIPU "Salicelle" presso Capua (Caserta) il 12 Settembre 2000 in un canneto a Phragmites australis
ha confermato l'andamento rilevato per Lesina con una percentuale di adulti che aumenta nella fascia B passando dal 24% al 39%.
La diversa composizione delle catture in base al variare delle condizioni di luce potrebbe dipendere dalla diversa lunghezza e conformazione dell'ala nei giovani e negli adulti. È noto che nei Passeriformi i giovani hanno ali più corte degli adulti e la stessa ala presenta una forma più arrotondata. Queste differenze sono più marcate in quelle specie che non mutano le remiganti primarie nel corso della muta post-juvenile, come avviene nella rondine. Le misure della lunghezza alare e della terza remigante raccolte a Lesina confermano queste differenze (Scebba, dati non pubbl.). Ali più corte ed arrotondate consentono ai giovani ancora inesperti una maggiore manovrabilità; al contrario ali più lunghe ed aereodinamiche permettono agli adulti una maggiore velocità in volo e la ridotta manovrabilità sarebbe compensata dalla maggiore esperienza (Alatalo et al.
1984); ciò darebbe loro la possibilità di evitare più agevolmente le reti.
In conclusione i dati preliminari riportati in questi studio dimostrano l'enorme influenza che può avere l'ora di cattura sul rapporto giovani/adulti. Pertanto, anche le conclusioni sulla dinamica delle popolazioni di rondine migranti dovrebbero essere riviste in base ai risultati acquisiti.

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano il Consorzio per la Bonifica della Capitanata, il Comando della Stazione Forestale di Lesina, Antonio Trombetta, sindaco di Lesina ed Eduardo Paparo, Delegato Provinciale LIPU di Caserta. Questo studio è stato effettuato con il contributo finanziario di Earthwatch Institute.

BIBLIOGRAFIA

Alatalo, R.V., Gustafsson, L. & Lundberg, A. 1984. Why do young passerine birds have shorter wings than older birds? Ibis
126: 410-415.
Baillie, S.R. 1990. Integrated population monitoring of breeding birds in Britain and Ireland. Ibis
132: 151-166.
Desante, D.F., Burton, K.M. & O.E. Williams. 1993. The Monitoring Avian Productivity and Survivorship (MAPS) Program second annual report. Bird Popul.
1: 68-97.
Jenni, L., Leuenberger, M., & F. Rampazzi. 1996. Capture efficiency of mist nets with comments on their role in the assessment of passerine habitat use. J. Field Ornithol.
67: 263-274.
Karr, J.R. 1981. Surveying birds with mist nets. Studies in Avian Biology
6:62-67.
Meschini, E. e Frugis, S. (Eds) 1993. Atlante degli uccelli nidificanti in Italia. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina
, XX: 1-344.
Pilastro, A., Spina, F., & Micheloni, P. 1998. Geographical variation in pre-migratory condition of Swallows Hirundo rustica
in Italy. Ringing & Migration 19: 67-74.
Remsen, J.V.& D.A. Good. 1996. Misuse of data from mist-net captures to assess relative abundance in bird populations. Auk
113: 381-393.
Svensson, L. 1992. Identification guide to European passerines.
Stockholm.


Pubblicazione n. 38 del Gruppo Inanellamento Limicoli, Napoli.


 
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